24 Jan OSSERVAZIONI SUL PRINCIPIO DI UNITA’ FUNZIONALE

Cosa si intende per pulsazione? L’armoniosa pulsazione tra due movimenti, uno rivolto verso il sé – assimilabile al parasimpatico – e l’altro all’esterno – simpatico è la pulsazione. Il suo sano funzionamente è legato a diverse variabili (i due gameti germinativi, la circolazione sanguigna materno fetale, le eventuali minaccie di aborto). Lo squilibrio pulsativo nell’individuo è generalmente legato ad un aumento del tono simpatico. Quindi ad uno stato “allarmato”.
Tale squilibrio può tradursi sia a livello somatico che psicologico. Le contrazioni che si determinano prima a livello della cellula e poi a livello muscolare costituiscono un’ impronta corporea in senso globale. In modo semplice: una tensione cronicizzata a livello somatico imprigiona – e isola dalla consapevolezza – anche l’esperienza emotiva. L’emozione, secondo questa visione, è un imprinting primario, quindi una vibrazione interrotta o fluida di cui l’embrione ha fatto esperienza.
L’imprinting in grado di condurre ad una psicosi o ad una patologia somatica è quindi legato ad una esperienza pre natale oppure delle primissime fasi della nascita. Ovviamente le esperienze successive alla formazione della corteccia e, in particolare, alla formazione della capacità di creare delle difese (come attacco o fuga), sono quelle che possono essere alla base di una struttura neurovegetativa meno allarmata.
Secondo l’indirizzo della Somatopsicodinamica (*), le diverse alterazioni somatiche e psicologiche devono essere correlate alla ipoorgonia (bassa energia) o iperorgonia (alta energia). La “bassa energia” è un difetto di circolazione energetica e conseguentemente di equilibrio neurovegetativo. Non è “meno energia”, ma una difettualità nella relazione sé-altro da sé. La struttura ipoorgonotica è alla base della psicosi, in quanto tutta l’energia è concentrata a salvaguardare il nucleo individuale che teme di andare in pezzi.
La memoria profonda (e rimossa) di questi imprinting è alla base della formazione della nostra visione della realtà. Un concetto fondamentale è quello di proiezione: l’individuo che ha ricevuto un imprinting primario di questo tipo continuerà a proiettare l’esperienza interna di allarme in eventi e in relazioni che non sono in realtà pericolose, ma vengono viste come tali.
La salute è FONDATA SUI RITMI. L’alternanza tra imput ed output ovvero l’ alternanza tra espansione e contrazione – se equilibrata – è quindi funzionale alla vita. La pulsazione è dunque un’ unità funzionale del Sistema Nervoso Vegetativo.
Tutti i disequilibri che si esprimono nella modalità percettive individuali e le modalità somatiche sono le diverse modulazioni degli equilibri pulsativi. Si evidenziano nel rapporto con sé stessi e con gli altri e costituiscono il linguaggio espressivo del vivente.

(*) La Somatopsicodinamica è alla base della Vegetoterapia Carattero-Analitica, una psicoterapia ad indirizzo corporeo legata a W.Reich, medico e psichiatra allievo di Freud, e sistematizzata dagli anni ’80 in poi dal Dr. Federico Navarro, medico e psichiatra fondatore dell’I.Fe.N. A differenza della maggior parte degli interventi in psicologia, la Somatopsicodinamica non si fonda sul CHE COSA, ma sul COME, ovvero sul linguaggio non verbale, corporeo, utilizzato dalla persona. E’ un lavoro di riequilibrio del Sistema Nervoso Vegetativo, ovvero quella parte del Sistema Nervoso che regola le funzioni involontarie, come il battito cardiaco, la respirazione e la digestione. Si tratta proprio delle prime funzioni ad essere coinvolte e compromesse nelle nevrosi. Oltre ad essere alla base di una diagnosi più completa del disagio, la Somatopsicodinamica interviene sul riequilibrio delle funzioni neurovegetative attraverso il progressivo scioglimento dei blocchi somatopsicologici, e delle alterazioni cronicizzate nella storia individuale, a partire dal periodo intrauterino.
Nel trattamento somatopsicodinamico vengono a questo scopo utilizzati una serie di acting (esercizi) mirati a ristabilire una più corretta pulsazione cellulare. Non vengono analizzati i contenuti e non c’è interpretazione da parte dello psicologo/psicoterapeuta, ma il cambiamento di coscienza è fondato sull’affinamento della capacità di sentire del paziente stesso.